Ritorno

Amo i silenzi delle case vuote,
i giardini con erbacce e foglie secche,
il profumo intenso dei limoni non colti,
l’odore della terra inaridita.

Amo il volo dei gabbiani sugli scogli,
l’odore del basilico nei vicoli,
di polpi alla luciana e pesce fritto,
di parmigiana e peperoni arrosto.

Amo il rosso dei gerani sui balconi,
il verde acceso dei prati a primavera,
il giallo di ginestre profumate
a Capo dell’Arco e Parata grande.

Amo cercare asparagi e coralli,
conchiglie e sassolini colorati,
il grido di pescatori la mattina,
col bagaglio di pesce ancora vivo.

Amo le piazze piene di bambini,
amo le vele al largo nel tramonto,
amo la pioggia che invade le rampe,
come un torrente in piena verso il mare.

Amo il chiarore della luna piena
su Santo Stefano e la Nave ‘i Fora,
su lampare silenziose nella notte
a caccia di totani e calamari addormentati.

Amo le strade mute nell’inverno,
le mongolfiere dipinte per la festa,
i fuochi a mare e le luminarie accese,
in onore di Santa Candida vergine.

Amo l’attesa della stagione calda,
il riflesso del sole nel Marillo,
i delfini che affiancano le navi,
saltando tra le onde allegramente.

Amo il vento che ulula e che infuria
su punta Eolo e Cala Rossano,
amo la calma dopo la tempesta,
amo la quiete dell’isola deserta.

Amo guardare le scunciglie nere
mentre il traghetto lascia il porto nuovo.
Si fa ritorno alla vita di sempre,
col cuore triste e un po’ di sabbia addosso.

Amo sdraiarmi sulla panchina a prua
col viso al sole che va tramontando,
per portarmi sulla pelle abbrustolita
l’ultimo raggio di un’estate magica.