Al via progetto per il recupero dell’ex carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano a Ventotene

L’ex carcere collocato nella piccola isola di Santo Stefano, accanto a quella di Ventotene, a largo delle coste laziali, è stato costruito dai Borboni alla fine del Settecento (all’epoca qui era Regno di Napoli e solo nel Novecento l’arcipelago pontino venne assegnato al Lazio) per rinchiudervi ergastolani e prigionieri politici. In questo stesso luogo è stato redatto, nel 1941, il Manifesto di Ventotene, con il titolo Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto; a scriverlo furono gli oppositori del regime fascista Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, confinati a Ventotene per ovvi motivi politici. Proprio in virtù del suo passato il carcere – in stato di abbandono da cinquant’anni – sarà interessato da un’opera di riqualificazione che confluirà nella sua apertura al pubblico, tanto da diventare un baluardo simbolico dell’europeismo di oggi. Un polo culturale e del libero pensiero che acquista ancora più valore in questo momento storico, in cui la crisi sanitaria ed economica e le spinte sovraniste minano fortemente l’equilibrio dell’Unione Europea.

Art Tribune
28 Dicembre 2020